Pubblichiamo di seguito l'articolo di Tina Bruzzese (Presidente ANCoRe) apparso su www.ancore.net il 23 febbraio 2015

C'è qualcosa che certo mi sfugge della psicologia, e degli psicologi, forse perché psicologa non sono.

Ieri sera è andato in onda sulla 7 il programma "Le invasioni barbariche" e Daria Bignardi ha banalizzato la psicologia,  ostentando in televisione un test comunemente utilizzato per la diagnosi personologica e di struttura di personalità, un test delicatissimo, che comprende una serie di tavole che se esposte al pubblico rendono inutilizzabile il test a tutti gli spettatori.

La presentatrice ha proposto alla cantante Arisa di sottoporsi ad un test di personalità con il compito di indagare la sua identità, il suo senso di realtà e la sua sessualità, somministrandole un test, effettuando un breve colloquio e formulando una diagnosi. La cantante ha accettato la somministrazione del test fidandosi del fatto che questa operazione è stata presentata "come un gioco da tavolo" e non ha certo considerato che in quel momento si perpetrava l'abuso della professione di psicologo. Abuso che i Counselor seri e competenti stanno molto attenti a non commettere, non dovendo svolgere attività professionali riservate dalla legge a specifiche categorie di soggetti come prevede la L.4/2013, e  guardandosi bene dall'agire come la Bignardi.

Ora, poiché i Counselor sono costantemente "denunciati" in tribunale e sulla stampa dall'Ordine degli Psicologi, mi aspetto altrettanta attenzione e lo stesso rigore e fermezza utilizzati verso i Counselor contro la Bignardi in merito al "sospetto di abuso della Professione di Psicologo".

L'episodio in sé, oltre che discutibile, è estremamente grave, pensiamo infatti a tutti i sofferenti di malattie psichiatriche che ora, avendo visto la trasmissione della Bignardi, non potranno usufruire della valutazione del test di Rorschach, perché diffuso in televisione ed esposto a persone che non dovevano vedere "prima" le tavole, nè dovevano ascoltarne la spiegazione.

È un fatto grave e noi Counselors  comprendiamo come  l' estrema banalizzazione ha vanificato un test per milioni di persone, che avendo visto la trasmissione non potranno essere sottoposti al test senza riportarne alterazioni  poiché già a conoscenza di contenuti e  specifiche valutazioni per ogni tavola resa pubblica.

Ci auguriamo che gli Psicologi, in questa situazione, siano vigili come con noi Counselor e  si costituiscano parte civile per un danno fatto a tutti gli italiani,  in difesa dei pazienti e degli utenti che avrebbero tratto beneficio da questo strumento diagnostico e in difesa di "un interesse ascrivibile ad una ben determinata categoria di professionisti": gli psicologi.

Aggiungo un'altra "chicca" per gli psicologi, circola su FB un'applicazione che recita: "Fai il Test delle macchie d'inchiostro (Test di Rorschach) per scoprire chi sei!" In questo caso non  è più necessario per l'Ordine  tutelare la salute dell'individuo?

In entrambi i casi, però, ho un dubbio che mi perseguita: chi ha fornito ai diretti interessati le Tavole di Rorschach e le rispettive spiegazioni posto che il Test è uno strumento venduto esclusivamente agli psicologi dietro dimostrazione di iscrizione all'Ordine degli Psicologi?

  

Tina Bruzzese

Presidente Ass. ANCoRe

 

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