Anche Papa Francesco parla di counseling

Il Counseling nell'Esortazione papale AMORIS LAETITIA

(di B. McElroy)

Nel documento della Chiesa Cattolica, AMORIS LAETITIA (AL), possiamo trovare una indicazione di come vengono visti, da una buona porzione del popolo mondiale, la figura del Counselor e il Counseling.

L’AL di Papa Francesco è  una Esortazione Apostolica; è  un documento ufficiale del Magistero della Chiesa Cattolica, di cui il Papa - secondo solo ad un Concilio - è la massima autorità nel suo insegnamento.

Una Esortazione esce come atto conclusivo di un Sinodo dei vescovi, in cui l’attenzione viene rivolta ad una particolare questione. Un Sinodo è un organo consultivo di supporto al Papa di cui i vescovi sono i rappresentanti a livello mondiale.

Negli anni 2014 e 2015 ci sono stati due Sinodi di vescovi: uno straordinario e uno ordinario. L’attenzione di tutti e due era volta alla questione della famiglia e alla sua cura pastorale.

Per la prima volta nella storia della Chiesa, l’attuale Papa ha preso l’iniziativa di inviare a tutti i suoi seguaci nel mondo un questionario preparativo al Sinodo straordinario del 2014 e di raccogliere le risposte in un documento che ha costituito la base per le discussioni dei Padri sinodali. Dopo la conclusione del primo Sinodo del 2014 un altro questionario è stato inviato, chiedendo ulteriori input per il Sinodo Ordinario del 2015.

Nel numero 204 dell’ AL in risposta agli interrogativi del questionario, il Papa affronta la questione della “formazione di operatori laici di pastorale familiare”, dicendo: “Le risposte alle consultazioni esprimono anche con insistenza la necessità della formazione di operatori laici di pastorale familiare con l’aiuto di psicopedagogisti, medici di famiglia, ecc.” (AL n. 204).

Nella traduzione in inglese il termine “psicopedagogisti” è riportato come segue: “with the help of teachers and counsellors” traducibile così: “con l’aiuto di insegnati e counsellors”.

Quello che è importante notare, è come il popolo consultato, i padri sinodali e il Papa vedono la figura del counsellor.

Possiamo dire che l’insegnante – teacher in inglese - è il pedagogista nel testo in italiano e che il Counsellor - in inglese -  traduce la parola  psico del composto psicopedagogista. Del resto la definizione di counsellor, riportata nell’Oxford English Dictionary è: “a person trained to give guidance on personal, social, or psychological problems.”; quindi nell’accezione che ne dà l’Oxford Dictionary, si può intendere che il counsellor viene considerato come un “educatore della psiche”.

Ancora più interessante e a sostegno di questa mia tesi, possiamo leggere la frase successiva in cui la la Chiesa parla di “counselling” come di una cosa diversa e separata dalle altre scienze umane che vengono chiamate in aiuto alla formazione degli operatori pastorali, nel seguente modo:  “…la formazione di operatori laici di pastorale familiare con l’aiuto di psicopedagogisti, medici di famiglia, medici di comunità, assistenti sociali, avvocati per i minori e le famiglie, con l’apertura a ricevere gli apporti della psicologia, della sociologia, della sessuologia e anche del counseling.” (AL n. 204)

Praticamente qui non c’è nessuna differenza tra le due versioni in italiano e in inglese. Questo passo suggerisce fortemente, la differenza tra queste quattro discipline. Ognuna è un settore da cui ricevere apporto. L’unica sfumatura da cogliere è che in inglese : “la formazione di operatori… deve draw upon (attingere da) i contributi dalla psicologia…”. Perciò, è praticamente dato per scontato, o meglio è implicito in inglese, che il counselling è una  fonte di aiuto esattamente come gli altri tre settori nominati.

Dal testo in italiano si evince che gli operatori devono essere aperti a ricevere un supporto anche dal counselling. Questo, suffragato dal fatto che le persone consultate hanno avvalorato il counselling come le altre scienze umane.

L’Amoris Laetitia ci può aiutare nel dibattito che ci riguarda così da vicino in questo tempo. In una cultura come quella italiana, fortemente legata alle tradizioni, è difficile a volte introdurre novità. Possiamo essere o meno seguaci della Chiesa Cattolica ma ciò che non possiamo negare è il suo peso in qualità di osservatrice e guida a livello mondiale. Faccio notare che la consultazione a cui si fa riferimento nell’AL è stata fatta a livello mondiale e che quando la Chiesa scrive, non lo fa “a caldo”: i suoi documenti sono scritti a cento mani e poi revisionati e riscritti finché non rispecchiano la volontà dell’autorità ultima, quella del Papa.

Amoris Laetitia può aiutarci a capire che il counselling è diverso della psicologia, dalla psicoterapia, dalla sociologia, e dalla sessuologia. E parallelamente ci suggerisce che nel formare i suoi operatori pastorali, la Chiesa deve attingere a tutte le discipline discipline – incluso il counselling - che possano fornire agli operatori gli strumenti per affrontare le molteplici ed urgenti questioni che riguardano la famiglia.

Nb. C’è un’altra circostanza linguistica che ci dovrebbe far riflettere in qualità di Counsellor: nella traduzione inglese viene preferito il termine marital therapy – invece di sexology -  per tradurre l’italiano sessuologia

 

Barry McElroy, allievo CIPA II anno